periodo: primavera / autunno
durata: 10 giorni
trasporto: Aereo, minibus
sistemazione: Hotel
guida: Guida locale

2024 UZBEKISTAN - le città turchesi

VIAGGIO FOTOGRAFICO

Nel cuore dell’Asia Centrale, l’Uzbekistan è da sempre un crocevia di popoli e culture differenti che hanno lasciato un ricchissimo patrimonio architettonico e artistico che evoca Gengis Khan e Tamerlano. Samarkanda: qui si respira l’atmosfera grandiosa della Via della Seta e si rimane incantati  dalla piazza Registan,  Sha–e–Zinda, ed il Gur Emir (la tomba di Tamerlano) magiche sinfonie di blu e turchese; Bukhara: l’antica città, dove stradine polverose, palazzi e colorati caravanserragli ricordano gli importanti commerci del passato; Khiva, la città-museo racchiusa dalla cinta di mura di fango e perfettamente conservata, dove Minor Khalon, la torre mozza, è uno dei ricordi più suggestivi della maestria degli antichi costruttori. Le fortezze nel deserto: immensi forti a guardia del Kizilkum, il deserto rosso, che evocano le atmosfere del “Deserto dei Tartari”. E poi Tashkent, la moderna capitale, grandi viali alberati e moderni hotel…: spostamenti in aereo, treno superveloce e confortevoli minibus; un viaggio primaverile con temperature più confortevoli di quelle estive, che offre l’opportunità di ammirare le architetture timuridi, caratterizzate dalle meravigliose cupole smaltate di azzurro, in un terso mattino primaverile.

21 Marzo - 22 marzo - Milano - Tashkent

01 ottobre: Volo Turkish per Tashkent, via Istanbul. partenza al mattino ed arrivo nella notte. Disbrigo delle formalità di entrata nel paese, da febbraio 2019, il governo Uzbeko ha liberalizzato l'ingresso nel Paese, abolendo il visto per molti cittadini europei, tra cui gli italiani.

02 ottobre: Colazione in hotel, giornata di visita di Tashkent: nodo commerciale dell’intero Turkestan, che oggi conta oltre due milioni di abitanti.

Prima del terremoto del 1966, che la rase al suolo, il canale di Ankhor separava la città vecchia (uzbeka) da quella nuova (russa) e da allora la ittà è cresciuta enorme e disordinata. La città vecchia uzbeka consiste in un dedalo di viuzze: un vero e proprio labirinto costellato di moschee e vecchie madrase, cherisalgono al XV e al XVI secolo. Si sviluppa intorno al intorno al Bazar Chorsu, il mercato agricolo sormontato da un’immensa cupola verde, dove si può trovare un po’ di tutto. La città russasi irradia con ombrosi viali dalla piazza Amir Timur.Il centro religioso ufficiale della repubblica è la Piazza Khast Imam, dove si trovano la Madrasa Barak Khan, nella cui biblioteca è conservato il Corano di Osman del VII secolo, ritenuto il più antico del mondo. Belle le stazioni della metropolitana, simili a quelle famose di Mosca. Notte in hotel.

23 Marzo - Tashkent - Samarcanda

Colazione in hotel. Oggi trasferimento da Tashkent a Samarkanda, sono 310 km, circa 4 ore in auto, l’alternativa è il treno veloce Afrosyab, che parte all’incirca alle 7 del mattino (a seconda della disponibilità dei posti, si sceglierà la soluzione definitiva). Arrivo a Samarkanda e prime visite. Notte in hotel.

24 Marzo - Samarkanda

Colazione in hotel. Oggi visitiamo la mitica Samarcanda, anticamente chiamata Macaranda. Quando, nel I secolo a.C., la Via della Seta divenne la strada che collegava la Cina con il Mediterraneo, Samarcanda si trovò in posizione strategica non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale. Distrutta dalle orde di Gengis Khan nel 1220, venne ricostruita sfarzosamente nel XIV secolo dal sovrano mongolo Tamerlano (Timur), che fece proprio di Samarcanda la capitale del suo vastissimo impero. Il complesso monumentale della piazza Registan (in tagiko “luogo sabbioso”) è uno dei luoghi più belli dell’Asia centrale, un trionfo di maioliche, ceramiche azzurre e spazi armoniosi, nell’antichità era un immenso bazar, ancora oggi gli interni di molte madrasse sono negozi… lo spirito dei commercianti della Via della Seta non si è esaurito con i secoli, ma è presente ovunque! La piazza e gli edifici furono oggetto di un restauro accurato iniziato nel 1994, in occasione del 600° anniversario della nascita di Ulug Beg, il nipote di Tamerlano, famoso astronomo che costruì nel 1420 un osservatorio ed un gigantesco sestante, che permise di stabilire le coordinate di più di mille stelle, e che venne completamente distrutto non appena Ulug Beg morì, per mano degli imam, che temevano che l’apertura mentale del sovrano potesse far evolvere la popolazione e allontanarla così dalla religione. Assolutamente consigliabile la visita ai resti dell’antico sestante, ritrovato da un ingegnere russo appassionato di storia, che trovò le tracce della costruzione nelle cantine di una casa, per poi iniziare gli scavi che hanno portato alla luce la parte sotterranea dello stesso. Visiterete la moschea Bibi Khanum, situata a nord est della piazza, con il suo portale alto 41 metri; crollata nel 1897, durante un terremoto, fu ricostruita nel 1974 sulla base degli antichi progetti. Da non perdere la necropoli di Shah-i-Zinda, che si presenta con un’infilata di porte decorate di maioliche turchesi. Notte in hotel.

25 Marzo - Samarcanda - Bukhara

Colazione in hotel. Partenza per Bukhara, sistemazione in hotel e si iniziano le visite della città. 

Situata nella valle di Zerafshan, la città conserva intatto il suo autentico charme di grande tappa sulla Via della Seta, meta agognata di tutti i commercianti dell’epoca, centro ricchissimo di smistamento e vendita di mercanzie varie, tappeti e gioielli, fulcro culturale di sviluppo dell’Islam.

I fratelli Polo scrissero: “… si arriva a una città chiamata Bukhara, che è grande e nobile molto. Quivi è un mercato ove fanno capo tutte le costose merci dell’India e della Cina, con molte pietre preziose, con molti tessuti grossi e buoni, vi sono inoltre abbondanti spezie. C’è insomma in quel luogo un tale via vai di merci che è una cosa meravigliosa a vedersi. In ogni giorno di mercato tutte le piazze sono riboccanti di uomini. Si spaccia ogni cosa. I mercanti sono numerosi e le merci abbondanti. …”

Capitale del Khanato di Bukhara, fu al centro di una turbolenta storia di invasioni e battaglie contro arabi, mongoli e Tamerlano, per poi cadere sotto il dominio russo nell’800. La città vecchia è un vero e proprio groviglio di vicoli e caratteristici mercati coperti, dove in minuscole botteghe lavorano gli artigiani. Il centro storico, tuttora abitato, è praticamente intatto. Quasi tutta l’area, più di 140 edifici dove predomina il colore marrone, è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.

La piazza Lyabi-Hauz, costruita attorno a una vasca del 1620, con gli edifici e le madrase che vi s’innalzano ai lati, è un bel posto fresco per una sosta. Domina la cittadina il complesso di Kalon con la moschea e l’alto minareto del XII secolo, un tempo punto di riferimento per le carovane che arrivavano dal deserto circostante, e la fortezza di Ark, una cittadella fortificata all’interno della città, residenza degli emiri dall’XI secolo sino al 1920. 

26 Marzo - Bukhara

Colazione in hotel. L’intera giornata sarà dedicata alla città: decine sono i monumenti storici, le vecchie scuole coraniche, le tombe dei santi, le madrase, le moschee ricche di decori raffinatissimi, maioliche ed architetture ardite. La piccola Chor-Minor, con le sue quattro torri coronate di maioliche turchesi, è uno dei simboli della città, bella per godere del tramonto dalla sua terrazza. Su tutto, dominano le massicce mura dell’Ark, la possente cittadella. Se volete, questo è il posto ideale per un poco di shopping tra le mille botteghe: seta, cotone, cappelli di pelliccia (qui in inverno è facile raggiungere -30°), suzani ricamati, burattini, incisioni e dipinti dove la figura umana è formata da frasi in elegante calligrafia, per aggirare l’ostacolo di non poter rappresentare le figure antropomorfe.

Cena nella città vecchia e notte in hotel.

27 Marzo - Bukhara - Khiva

Colazione in hotel. Oggi giornata di trasferimento, tra i campi di cotone irrigati dalle acque del fiume Amu Darya (l’antico Oxus di Alessandro il Macedone), per arrivare alla steppa sabbiosa del deserto di Kyzylkum. Nel tardo pomeriggio, si raggiunge Khiva, il cuore dell’oasi di Khorezm, che nel XVII sec. era l’antica capitale del Khanato, città di mercanti e carovane di schiavi. Pranzo lungo la strada. Sarete alloggiati all’Orient Star, una madrassa trasformata in albergo proprio ai piedi di Kalta Minor, il minareto incompiuto dalle infinite teorie di maioliche blu e turchese, uno dei più affascinanti della città.

Cena tra le mura della città, un vero museo a cielo aperto, notte in hotel. Notte in hotel.

28 Marzo - Khiva

Colazione in hotel. Khiva è stata inserita dall’UNESCO nell’elenco dei luoghi considerati “Patrimonio dell’Umanità", nel 1991. La parte antica della città interna alle mura, su cui si aprono quattro porte, si chiama Ichan Kala. La nascita di Khiva si perde nella leggenda, ma le prime notizie certe del luogo risalgono all’VIII secolo, quando Khiva era una piccola fortezza avvolta da poderose mura e una stazione commerciale ai limiti della Via della Seta. Per tre secoli, dal ‘500, fu importante mercato di schiavi e rimase l’ultimo khanato a cadere sotto il dominio russo, nel 1873. Sulla città domina il minareto Kalta-Minor (minareto corto), costruzione incompleta con una base di 14 metri di diametro, che avrebbe dovuto divenire il più alto in Asia Centrale, decorato da una serie di fasce differenti di piastrelle a base blu e turchese (il vostro hotel è proprio qui sotto, in un’antica madrassa!). Il centro storico di Khiva, Ichon-Qala, è racchiuso da mura secolari ed è rimasto integro, perfetta testimonianza della vita di una città medievale. Visita della città: la Moschea Juma, con le sue 218 colonne di legno intarsiato, lo straordinario Harem del Palazzo Tach Khaouli, la Madrasa Khodja, il palazzo Nurullobay sono solo una minuscola testimonianza dell’opulenza di un tempo, un piccolo esempio delle ricchezze architetturali ed artistiche racchiuse tra le mura, che accolsero potenti ed importanti personaggi come Al-Khawarismi, padre dell’algebra, e Avicenna, il grande medico e filosofo. Salendo sul minareto di Islam-Khogià (il più alto dell’Uzbekistan), potrete fotografare l’intera città dall’alto.

Cena libera e notte in hotel.

29 Marzo - 30 marzo - Khiva - Elliq Qala - Urgench - Tashkent

Colazione in hotel. Si parte da Khiva di buon'ora per entrare nel Karakalpakstan, il paese degli "uomini dal cappello nero". Attraversiamo il deserto rosso fiancheggiato da campi coltivati a cotone, riso e grano.  Poi, le kala appaiono all'orizzonte: Kyzil Kala, Ayaz Kala e Toprak Kala, sono delle fortezze in terracotta costruite circa nel I secolo a.C. e abbandonate nell'VIII secolo d.C. Se sembrano ben conservate, è perché sono state protette dalla terra che le ricopriva fino alla loro scoperta, nel 1938. Le fortezze si stanno lentamente sgretolando al sole, ma i resti permettono ancora di farsi un’idea del grandioso sistema difensivo e delle singole imponenti strutture. La più suggestiva e interessante delle fortezze è senza dubbio Ayaz Qala, che si sviluppa su tre livelli, della fortezza non restano che gli spazi perimetrali dei vari ambiti interni, ma la sensazione di essere nel “deserto dei Tartari” è suggestiva! Pranzo presso una yurta tipica. Si rientra all’aeroporto di Urgench per il volo serale per Tashkent. Notte in hotel.

31 Marzo - Tashkent - Italia

Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Tashkent - Milano.

NOTIZIE UTILI

QUOTAZIONE su richiesta

date indicative

DOCUMENTI:  - Passaporto con minimo 6 mesi di validità

COSE DA PORTARE

Informazioni non ancora disponibili

SCHEDA TECNICA

Informazioni non ancora disponibili
  • Viaggio 10 giorni e 9 notti
  • Minimo: 8 partecipanti
  • Per maggiori informazioni scrivi a info@tenereviaggi.com

La quota comprende

- Tutti i trasferimenti in minivan in Uzbekistan

- Accompagnatore dall'Italia al raggiungimento di 8 partecipanti

- Hotel come da programma in BB

- Biglietto treno Tashkent - Samarkand  

- Guida locale in lingua italiana in Uzbekistan

- Volo interno Urgench - Tashkent il 24 aprile

- Pranzi e cene in ristoranti locali

- Ingressi a musei

- Assicurazione medico-bagaglio

- Assicurazione annullamento viaggio Nobis - Filodiretto All Risk (copertura covid)

 

La quota non comprende

 - Quota iscrizione € 70,00 / persona

- Supplemento camera singola € 250,00

- Volo Milano MPX - Tashkent A/R 

- Mance e facchinaggio

- Spese di carattere personale

- Tutto quanto non previsto ne "La quota comprende"