periodo: 15 -24 marzo 2025
durata: 10 giorni
trasporto: Aereo, minibus, treno
sistemazione: Hotel
guida: Ténéré Viaggi e guida locale
15
Mar
partenza 15 Mar: volo Milano Malpensa - Samarkanda
24
Mar
ritorno 24 Mar: volo Tashkent - Milano Malpensa

2025 UZBEKISTAN - le città turchesi

sulle tracce della Via della Seta

Nel cuore dell’Asia Centrale, l’Uzbekistan è da sempre un crocevia di popoli e culture differenti che hanno lasciato un ricchissimo patrimonio architettonico e artistico che evoca Gengis Khan e Tamerlano. Samarkanda: qui si respira l’atmosfera grandiosa della Via della Seta e si rimane incantati  dalla piazza Registan,  Sha–e–Zinda, ed il Gur Emir (la tomba di Tamerlano) magiche sinfonie di blu e turchese; Bukhara: l’antica città, dove stradine polverose, palazzi e colorati caravanserragli ricordano gli importanti commerci del passato; Khiva, la città-museo racchiusa dalla cinta di mura di fango e perfettamente conservata, dove Minor Khalon, la torre mozza, è uno dei ricordi più suggestivi della maestria degli antichi costruttori. Le fortezze nel deserto: immensi forti a guardia del Kizilkum, il deserto rosso, che evocano le atmosfere del “Deserto dei Tartari”. E poi Tashkent, la moderna capitale, grandi viali alberati e moderni hotel…: spostamenti in aereo, treno superveloce e confortevoli minibus; un viaggio primaverile con temperature più confortevoli di quelle estive, che offre l’opportunità di ammirare le architetture timuridi, caratterizzate dalle meravigliose cupole smaltate di azzurro, in un terso mattino di marzo.

15 Marzo - Milano - 16 marzo Samarcanda

15 marzo Partenza da Milano Malpensa alle ore 14,40.

16 marzo Arrivo a Samarcanda alle 04:35 con il volo TK 372. All’arrivo incontro con la guida e autista. Trasferimento e sistemazione in hotel. Early check-in.


Colazione e un poco di riposo; alle 12,00 incontro con la guida e inizio del tour di Samarcanda:
Visita della mitica Samarcanda, anticamente chiamata Macaranda. Quando, nel I secolo a.C., la Via della Seta divenne la strada che collegava la Cina con il Mediterraneo, Samarcanda si trovò in posizione strategica non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale. Distrutta dalle orde di Gengis Khan nel 1220, venne ricostruita sfarzosamente nel XIV secolo dal sovrano mongolo Tamerlano (Timur), che fece proprio di Samarcanda la capitale del suo vastissimo impero. Il complesso monumentale della piazza Registan (in tagiko “luogo sabbioso”) è uno dei luoghi più belli dell’Asia Centrale, un trionfo di maioliche, ceramiche azzurre e spazi armoniosi. La piazza e gli edifici furono oggetto di un restauro accurato iniziato nel 1994, in occasione del 600° anniversario della nascita di Ulug Beg, il nipote di Tamerlano, famoso astronomo che costruì nel 1420 un osservatorio ed un gigantesco sestante, che permise di stabilire le coordinate di più di mille stelle e che venne completamente distrutto non appena Ulug Beg morì, per mano degli imam che temevano che l’apertura mentale del sovrano potesse far evolvere la popolazione e allontanarla, così, dalla religione. Visita della moschea Bibi Khanum, situata a nord-est della piazza, con il suo portale alto 41 metri; crollata nel 1897 durante un terremoto, fu ricostruita nel 1974 sulla base degli antichi progetti. Successivamente, la necropoli di Shah-i-Zinda, che si presenta con un’infilata di porte decorate di maioliche turchesi e l’osservatorio di Ulugbek, costruito fra il 1420 e il 1430 dal sovrano-astronomo…
Pranzo libero, cena e e notte in hotel.

17 Marzo - SAMARCANDA - SHAKHRISABZ – SAMARCANDA

Al mattino partenza per Shahrisabz, la città natale di Amir Temur. Per noi occidentali Tamerlano, che è nato nel 1336 a pochi km dalla città, in villaggio “Khodja-Ilgar” . Qui Amir Temur ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza, ed ha costruito moschee, madrasse e mausolei degni del suo nome.

Visite possibili:
la moschea Kuk Gumbaz e il complesso Dorus Tilovat - (1437) la grande moschea del Venerdì costruita da Ulugbek.
Il Mausoleo di Gumbazi Seydon - terminato da Ulugbek nel 1438 come mausoleo per i propri discendenti
Il complesso Dorut Saodat - costruito nel 1392 da Timur
La Moschea di Hazrat Imam del 14 ° secolo
Ak Saray (il palazzo bianco) – residenza estiva di Timur
Nel pomeriggio rientro a Samarcanda per una passeggiata serale sulla Piazza Registan illuminata.
Pranzo libero, cena e notte in hotel.

NB! Se sarà possibile, si assisterà al kupkari (il luogo, l'ora e la data dell'evento saranno noti 1-2 giorni prima dell'evento). Se non sarà possibile trovare un Kupkari, visiteremo il villaggio di montagna di Tersak, dove potremo vedere come vive la popolazione locale ed eventualmente fare una master classe per cucinare il Plov, il cibo nazionale.

Il significato della parola Uzbeka Kupkari o Bushkashi è”acchiappa la capra”. Si tratta di un antico sport equestre molto popolare in Uzbekistan e nei paesi dell’Asia centrale. I cavalieri si contendono la carcassa di un agnello o di una capra in un campo allestito all'occasione. Vince chi riesce a far cadere la carcassa in un’area preassegnata. Nei villaggi dell’Uzbekistan si pratica quella che probabilmente è una delle versioni più antiche, non si gioca a squadre ma individualmente e l’abbigliamento dei concorrenti è libero e funzionale: molti indossano dei caschi di stoffa imbottita, che sono i residuati militari usati un tempo dai carristi dell’Armata Rossa sovietica.

18 Marzo - Samarcanda - Bukhara

Oggi ancora una giornata intera a Samarkanda, le possibili visite sono:

Mausoleo di Shahi Zinda-(“il re vivente”) situata sul pendio della collina dell’antica Samarcanda domina maestosamente la città medioevale fondata da Tamerlano.

Osservatorio di Ulugbek  (XV secolo) è il primo osservatorio su est con un sestante di 30 metri costruito da Ulugbek, per una misurazione accurate delle traiettorie e della posizione luminari di stele. Tutto ciò che resta dell’antico osservatorio - la trincea curva della parte sestante

La cartiera “Konighil”: oggi, la famosa carta di Samarcanda si produce secondo le antiche ricette in un laboratorio di carta nel villaggio alla periferia di Samarcanda “Konigil”. Le macchine di produzione sono attivate da una ruota ad acqua, utilizzando le acque del fiume Siab, esattamente come una volta.

In serata trasferimento alla stazione ferroviaria e partenza per Bukhara in treno veloce Afrosiab alle 21:43-23:26

All’arrivo trasferimento in hotel a Bukhara. Pranzo libero, cena e notte in hotel.

19 Marzo - Bukhara

Situata nella valle di Zerafshan, la città conserva intatto il suo autentico charme di grande tappa sulla Via della Seta, meta agognata di tutti i commercianti dell’epoca, centro ricchissimo di smistamento e vendita di mercanzie varie, tappeti e gioielli, fulcro culturale di sviluppo dell’Islam.

I fratelli Polo scrissero: “… si arriva a una città chiamata Bukhara, che è grande e nobile molto. Quivi è un mercato ove fanno capo tutte le costose merci dell’India e della Cina, con molte pietre preziose, con molti tessuti grossi e buoni, vi sono inoltre abbondanti spezie. C’è insomma in quel luogo un tale via vai di merci che è una cosa meravigliosa a vedersi. In ogni giorno di mercato tutte le piazze sono riboccanti di uomini. Si spaccia ogni cosa. I mercanti sono numerosi e le merci abbondanti. …”

Capitale del Khanato di Bukhara, fu al centro di una turbolenta storia di invasioni e battaglie contro arabi, mongoli e Tamerlano, per poi cadere sotto il dominio russo nell’800. La città vecchia è un vero e proprio groviglio di vicoli e caratteristici mercati coperti, dove in minuscole botteghe lavorano gli artigiani. Il centro storico, tuttora abitato, è praticamente intatto. Quasi tutta l’area, più di 140 edifici dove predomina il colore marrone, è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.

La piazza Lyabi-Hauz, costruita attorno a una vasca del 1620, con gli edifici e le madrase che vi s’innalzano ai lati, è un bel posto fresco per una sosta. Domina la cittadina il complesso di Kalon con la moschea e l’alto minareto del XII secolo, un tempo punto di riferimento per le carovane che arrivavano dal deserto circostante, e la fortezza di Ark, una cittadella fortificata all’interno della città, residenza degli emiri dall’XI secolo sino al 1920. 

L’intera giornata sarà dedicata alla città: decine sono i monumenti storici, le vecchie scuole coraniche, le tombe dei santi, le madrase, le moschee ricche di decori raffinatissimi, maioliche ed architetture ardite. La piccola Chor-Minor, con le sue quattro torri coronate di maioliche turchesi, è uno dei simboli della città, bella per godere del tramonto dalla sua terrazza. Su tutto, dominano le massicce mura dell’Ark, la possente cittadella. Se volete, questo è il posto ideale per un poco di shopping tra le mille botteghe: seta, cotone, cappelli di pelliccia (qui in inverno è facile raggiungere -30°), suzani ricamati, burattini, incisioni e dipinti dove la figura umana è formata da frasi in elegante calligrafia, per aggirare l’ostacolo di non poter rappresentare le figure antropomorfe.

Pranzo libero, cena e notte in hotel.

20 Marzo - Bukhara - Khiva

Oggi giornata di trasferimento, tra i campi di cotone irrigati dalle acque del fiume Amu Darya (l’antico Oxus di Alessandro il Macedone), per arrivare alla steppa sabbiosa del deserto di Kyzylkum. Nel tardo pomeriggio, si raggiunge Khiva, il cuore dell’oasi di Khorezm, che nel XVII sec. era l’antica capitale del Khanato, città di mercanti e carovane di schiavi. Pranzo lungo la strada. Sarete alloggiati all’Orient Star, una madrassa trasformata in albergo proprio ai piedi di Kalta Minor, il minareto incompiuto dalle infinite teorie di maioliche blu e turchese, uno dei più affascinanti della città.

Pranzo libero, cena tra le mura della città, un vero museo a cielo aperto, notte in hotel. 

21 Marzo - Khiva

Khiva è stata inserita dall’UNESCO nell’elenco dei luoghi considerati “Patrimonio dell’Umanità", nel 1991. La parte antica della città interna alle mura, su cui si aprono quattro porte, si chiama Ichan Kala. La nascita di Khiva si perde nella leggenda, ma le prime notizie certe del luogo risalgono all’VIII secolo, quando Khiva era una piccola fortezza avvolta da poderose mura e una stazione commerciale ai limiti della Via della Seta. Per tre secoli, dal ‘500, fu importante mercato di schiavi e rimase l’ultimo khanato a cadere sotto il dominio russo, nel 1873. Sulla città domina il minareto Kalta-Minor (minareto corto), costruzione incompleta con una base di 14 metri di diametro, che avrebbe dovuto divenire il più alto in Asia Centrale, decorato da una serie di fasce differenti di piastrelle a base blu e turchese (il vostro hotel è proprio qui sotto, in un’antica madrassa!). Il centro storico di Khiva, Ichon-Qala, è racchiuso da mura secolari ed è rimasto integro, perfetta testimonianza della vita di una città medievale. Visita della città: la Moschea Juma, con le sue 218 colonne di legno intarsiato, lo straordinario Harem del Palazzo Tach Khaouli, la Madrasa Khodja, il palazzo Nurullobay sono solo una minuscola testimonianza dell’opulenza di un tempo, un piccolo esempio delle ricchezze architetturali ed artistiche racchiuse tra le mura, che accolsero potenti ed importanti personaggi come Al-Khawarismi, padre dell’algebra, e Avicenna, il grande medico e filosofo. Salendo sul minareto di Islam-Khogià (il più alto dell’Uzbekistan), potrete fotografare l’intera città dall’alto.

Pranzo libero, cena e notte in hotel.

22 Marzo - Khiva - Elliq Qala - Nukus - Tashkent

Si parte da Khiva di buon'ora per entrare nel Karakalpakstan, il paese degli "uomini dal cappello nero". Attraversiamo il deserto rosso fiancheggiato da campi coltivati a cotone, riso e grano.  Poi, le kala appaiono all'orizzonte: Kyzil Kala, Ayaz Kala e Toprak Kala, sono delle fortezze in terracotta costruite circa nel I secolo a.C. e abbandonate nell'VIII secolo d.C. Se sembrano ben conservate, è perché sono state protette dalla terra che le ricopriva fino alla loro scoperta, nel 1938. Le fortezze si stanno lentamente sgretolando al sole, ma i resti permettono ancora di farsi un’idea del grandioso sistema difensivo e delle singole imponenti strutture. La più suggestiva e interessante delle fortezze è senza dubbio Ayaz Qala, che si sviluppa su tre livelli, della fortezza non restano che gli spazi perimetrali dei vari ambiti interni, ma la sensazione di essere nel “deserto dei Tartari” è suggestiva! 

Si prosegue per Nukus in tempo utile per visitare il Museo Statale d’Arte della Repubblica del Karakalpakstan, di Igor V. Savitskiy, detto il Louvre dell’Uzbekistan.
(Il Museo di Stato ospita una collezione di reperti, recuperati da indagini archeologiche, gioielli tradizionali, costumi e strumenti musicali e, fatto di maggiore interesse, testimonianze ecologiche di specie areali scomparse o in via di estinzione di flora, fauna e di vita acquatica del Mare d’Aral. Il Museo è conosciuto per la sua collezione di arte russa e uzbeka moderna del periodo 1918-1935. La maggior parte della raccolta è frutto di un grande lavoro di ricerca anche in posti lontanissimi: Savitskiy andò regolarmente a Mosca e Leningrado, per chiedere agli eredi di artisti d’avanguardia del periodo 1920-1930 di poter avere le loro opere, lavoro che consentì l’acquisizione di una vasta collezione di opere ancora in quei tempi vietate. Sarebbe tornato a Nukus (il viaggio in treno dura tre giorni) con abbastanza quadri da riempire almeno tre scompartimenti. Lo aiutò posizione geografica di Nukus, così distante dai centri del potere. Il museo ha ricevuto molte opere in donazione, mentre i suoi acquisti sono stati finanziati dai governi karakalpaki e uzbeki.)
Pranzo libero, cena nei pressi dell'aeroporto e notte in hotel a Nukus/ oppure a seconda degli operativi dei voli a Tashkent.

23 Marzo - Tashkent

22 marzo Visita di Tashkent: Prima del terremoto del 1966, che la rase al suolo, il canale di Ankhor separava la città vecchia (uzbeka) da quella nuova (russa) e da allora la ittà è cresciuta enorme e disordinata. La città vecchia uzbeka consiste in un dedalo di viuzze: un vero e proprio labirinto costellato di moschee e vecchie madrase, cherisalgono al XV e al XVI secolo. Si sviluppa intorno al intorno al Bazar Chorsu, il mercato agricolo sormontato da un’immensa cupola verde, dove si può trovare un po’ di tutto. La città russasi irradia con ombrosi viali dalla piazza Amir Timur.Il centro religioso ufficiale della repubblica è la Piazza Khast Imam, dove si trovano la Madrasa Barak Khan, nella cui biblioteca è conservato il Corano di Osman del VII secolo, ritenuto il più antico del mondo. Belle le stazioni della metropolitana, simili a quelle famose di Mosca. Pranzo libero, cena e notte in hotel.

 

24 Marzo - Tashkent - Italia

Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Tashkent - Milano.

NOTIZIE UTILI

Minimo 6 massimo 14 partecipanti

 

DOCUMENTI:  - Passaporto con minimo 6 mesi di validità

COSE DA PORTARE

Informazioni non ancora disponibili

SCHEDA TECNICA

Informazioni non ancora disponibili
  • Viaggio 10 giorni e 9 notti
  • Minimo: 6 partecipanti
  • Costo: Quota viaggio 1910.00 €
  • Costo: Quota iscrizione 70.00 €
  • Costo: Supplemento singola in hotel 300.00 €

La quota comprende

- Early check-in il primo giorno a Samarkanda

- Tutti i trasferimenti in minivan in Uzbekistan

- Accompagnatore dall'Italia al raggiungimento di 8 partecipanti

- Hotel e guest-house in camera doppia con colazione

- Treno veloce Samarkanda - Bukhara  

- Guida locale in lingua italiana in Uzbekistan

- Volo interno Urgench/Nukus - Tashkent 

- Tutte le cene in ristoranti locali

- Ingressi a musei

- Assicurazione sanitaria medico-bagaglio AXA

 

 

La quota non comprende

 - Quota iscrizione € 70,00 / persona

- Tutti i pranzi

- Supplemento camera singola € 300,00

- Volo Milano MXP /Samarkanda e Tashkent/Milano MXP 

- Mance e facchinaggio

- Assicurazione annullamento viaggio AXA - All Risk (opzionale)

- Spese di carattere personale

- Tutto quanto non previsto ne "La quota comprende"