Andiamo verso est in direzione di Ouadane, lungo l’erg Ouarane, con partenza a piedi da « la Gueila”; qualche chilometro a piedi nel oued, poi continuiamo in auto per raggiungere l’antica città di Ouadane, che visiteremo al nostro arrivo: buona parte della città è in rovina, ma in tempi recenti sono state restaurate una parte delle mura e del labirinto che proteggeva il pozzo di rifornimento della città, gli archi acuti che sono la particolarità di una parte della città sono lo sfondo per una foto “metafisica”. La meta di oggi è Guelb El Richat, detto l’”occhio del Sahara”. Questa è una strana, immensa formazione rocciosa, visibile dalla foto satellitari, ma non a occhio nudo.
Pic-nic lungo il percorso, cena e notte nei pressi del Guelb El Richat.
La città di Ouadane venne fondata nel 1147 dalla tribù berbera Idalwa el Hadji e divenne ben presto un importante tappa per le carovane e per il commercio. Nel 1487 venne qui stabilita una stazione di posta portoghese, ma durante il XVI sec la città cade in declino. La città vecchia, nonostante sia in rovina, è ancora sostanzialmente intatta, mentre un piccolo insediamento moderno si trova subito fuori dalle sue porte.
Guelb Er Richat conosciuto come "l'occhio del Sahara": un'area affascinante dal punto di vista geologico; è una struttura circolare creata dalla natura oltre cinquecento milioni di anni fa e visibile anche dalla stazione spaziale che orbita intorno alla terra. Inizialmente si pensava fosse un cratere creato dall'impatto di un meteorite caduto sulla terra, ma successivamente la depressione è stata riconosciuta come il risultato di un innalzamento geologico simmetrico: un’enorme cupola vulcanica, risultato di milioni di anni di azione erosiva di acqua e vento, che assomiglia ad enorme occhio che guarda dalla Terra o un enorme fossile a spirale.