Edoardo & Maria Sole - MAROCCO

Oggi sbarcate in terra marocchina, e la vostra prima tappa è la “città blu” di Chefchaouen.

Appena si entra nella Medina, si ha la sensazione di camminare sott’acqua. Tutto è azzurro, in un’onirica passeggiata tra scale, muri, vicoli, finestre colorate e fiori. Città di berberi, ebrei e musulmani, una volta città sacra vietata agli stranieri, ora è una meta turistica rinomata. Gli abitanti della città non sono ancora così abituati ai turisti, le donne camminano svelte per evitare i flash delle macchine fotografiche e di restare immortalate mentre trasportano vassoi di pane, e gli uomini con la djellaba nascondono volentieri il volto nel cappuccio. Uscendo dalla Medina, una strada in salita porta alla Moschea Spagnola, da qui, specie al tramonto, si ha una spettacolare vista d’insieme della cittadina: un pugno di azzurro, da cui non si discostano nemmeno le tombe che sono posizionate lungo il fianco della collina; bella è anche la vista dai bastioni in terra rossa della Kasbah, che circondano la Medina. Il vostro riad/hotel ha una posizione impareggiabile, dalle finestre della sala da pranzo la vista su Chefchaouane sia di giorno che alla sera è veramente speciale. 

7 agosto Chefchaouen - Meknes - Ifrane

Dopo aver passeggiato per le stradine blu di Chefchaouane, scendete a sud verso Meknes, l’immagine più famosa è la porta di Bab Mansour, imponente e colorata, di qui si entra nella medina, dove si trovano molti laboratori specializzati nella lavorazione “damaschinata” (una tecnica che copre una superficie metallica con filigrana d’oro / argento o rame, con un disegno, che poi viene lucidato con una punta d’agata), ed altri laboratori che ricamano le importanti cinture che decorano gli abiti delle donne: qui la manualità degli artigiani è impareggiabile. Una visita particolare la meritano le scuderie reali, un edificio monumentale con 29 corridoi, le cui volte di passaggio creano stupefacenti effetti di prospettiva. Lasciate Meknes per raggiungere la cittadina di Ifrane, un’incredibile cittadina “svizzera” tra le montagne dell’Atlante, ai piedi del monte Michlifen, qui le case hanno il tetto a punta, come sulle Alpi, c’è l’hotel Chamonix… ma voi sarete alloggiati nel lussuoso resort Michlifen, camere in puro stile alpino e con piumoni sui letti; all’ingresso vi accoglie un cervo a grandezza naturale, con le punta delle corna illuminate da piccole lampade... il re del Marocco alloggia qui i suoi ospiti illustri, ma non abbastanza illustri da essere ospitati a Palazzo! 

8 agosto Ifrane - Foresta dei Cedri - Midelt

Lasciate Ifrane e vi inoltrate nella foresta dei Cedri: qui abitano scimmie curiose ed invadenti. Se vi fermate in una zona di sosta ed acquistate un pacchetto di noccioline, ci sarà l’assalto, attenzione, i piccoli sono molto carini… i grandi “rubano” e possono diventare aggressivi se litigano tra di loro per il bottino. Giro-in-giro tra le innumerevoli piste che attraversano questi boschi maestosi, se siete fortunati troveremo i carbonai, che praticano ancora questo antico mestiere, tagliando gli imponenti cedri e seguendo la combustione della loro carbonaia fino ad ottenere il carbone di legna. Raggiungete Midelt, la città delle mele, per dormire in un piccolo hotel.

9 agosto Midelt - Erfoud - Erg Chebbi

Da Midelt circa 200 km e raggiungete Erfoud, la porta d’ingresso dell’erg Chebbi, qui incontrerete la vostra guida del deserto, che con il suo Toyota sarà il vostro supporto e scorta nei prossimi giorni, con lui potrete addentrarvi tra le dune dell’Erg Chebbi e divertirvi a capire come risponde l’auto nella sabbia… Prima del tramonto, tornate lungo la pista che contorna l’erg per dormire in hotel (aria condizionata, piscina e doccia!).

10 agosto Erfoud - Pista dei Dinosauri

Lasciate il riad per inoltrarvi lungo la “pista dei dinosauri". All’inizio parte una pista bianca, poco dopo trovate le dune di Ouzina, piccole, ma molto divertenti da percorrere, attraversate il paesino di Ramlia, trovate fech-fech (una polvere impalpabile… chiudere i finestrini!!) sulla pista, poi raggiungete le rocce del canyon di Marèche, un cambiamento di paesaggio continuo. Con l’aiuto della guida, deciderete dove fermarvi per il campo della notte.

La sensazione del silenzio e della stellata notturna è incantevole… Da quando sorge la luna si cammina tranquillamente senza illuminazione artificiale, una sensazione di libertà impagabile. Cena e notte al campo. 

11 agosto Pista dei Dinosauri - M’hamid

Arrivate a M’hamid, qui trovate un cartello che dice: “52 giorni a Tombouctou”, ovvero il tempo che impiegavano le carovane di dromedari per raggiungere la mitica città di Tombouctou. Questa era considerata una delle più importanti stazioni di partenza delle carovane, e la cittadina sembra ancora attendere le carovane in arrivo, un the alla menta sulla piazzetta del paese, dove l’abbigliamento diventa più simile a quello dei Touareg. 

12 agosto M’hamid - Foum Zguid

Lasciate l’hotel di M’hamid per raggiungere l’oasi sacra, su una pista sabbiosa che si snoda all’inizio tra le tamerici, ed è piuttosto veloce; l’oasi verdissima, è nata intorno ad una polla d’acqua sorgiva. Pochi km e davanti a noi troviamo le grandi dune dell’Erg Chegaga, qui le dune sono più grandi, il deserto è più “deserto”: guidare qui è un divertimento assicurato! Lasciate alle spalle le dune trovate la depressione del lago Iriki, dove c’è un piccolo bar “Titanic”, che ha la forma della prua di una nave…. sembra un miraggio. Qualche km di una pista piuttosto sassosa per raggiungere il vostro hotel “Bab Rimal”, super piscina e ottima cena. Qui la guida vi lascia e continuate in autonomia. 

13 agosto Foum Zguid - Zagora 

Avete il tempo di rilassarvi in piscina, per poi spostarvi a Zagora, una cittadina piacevole, circa 20 km più a sud trovate Tamegroute, il paese delle ceramiche verdi, una specialità del posto. Qui ci sono i forni (un girone dantesco..) dove cuociono le ceramiche, e se il genere vi piace qui trovate ogni tipo e misura ad un terzo del costo di Marrakech. Anche questo hotel ha la piscina, per rinfrescarvi dopo una giornata di visite. 

Oggi viaggiate lungo la valle del Draa, detta la valle delle mille kasbah. C’è l’imbarazzo della scelta su dove fermarsi e dove visitare, o solo guardare dall’esterno. Passate a Ouarzazate (volendo visita della Kasbah Taourit, ma io preferisco Ait Ben Haddou).

All’uscita di Ouarzazate trovate anche i Cla Studio, set cinematografico marocchino (niente di speciale, ma se volete la visita dura circa 1 ora). Seguite sempre la N9 e circa 15 km dopo gli studio CLA trovate un bivio a dx per Ait ben Haddou (circa 9 km).

C’è un grande parcheggio dove lasciare l’auto, ed a piedi si attraversa il fiume per visitare la più grande e famosa kasbah del Marocco, che è una cittadella fortificata, e non un palazzo come le altre che avete incontrato lungo la valle. È stato il set di innumerevoli film:La Bibbia, Il thé nel deserto, il Gladiatore, ecc.

Lasciata Ait Ben Haddou proseguite in direzione Telouet, meno di 1 km e siete arrivati al riad Caravane, c’è solo una piccola freccia sulla strada, anche poco visibile… La costruzione si trova alla vostra dx, racchiusa da un muro, quel pezzetto di strada ed il parcheggio sono sterrati.

Cena e notte in un piccolo e super-chic resort minimalista, piccola incantevole piscina. 

15 agosto Ait Ben Haddou - Marrakech

Oggi i km sono pochi, ma in parte piuttosto tortuosi, risalite la valle dell’Ounila lungo un’antica carovaniera denominata “la via del sale” per la presenza delle vecchie miniere di salgemma di  Anemiter, la strada è super panoramica e poco frequentata, raggiungete la Kasbah Telouet, che merita una sosta. Visita guidata con Mohamed, mitica guida, poi salite ancora fino a raggiungere il passo del Tizi-n'Tichka (2260 mt) e seguite la strada che scende a Marrakech.

15 - 18 agosto   Marrakech

Da oggi siete alloggiati a La Maison Arabe, il primo riad nato a Marrakech; qui ha soggiornato anche Churchill, e negli anni si è ampliato e rinnovato mantenendo inalterato il calore ed il lusso non troppo ostentato delle ricche abitazioni marocchine, con il meglio del servizio, e poche camere, quindi atmosfera molto raccolta ed intima, una piccola piscina serve per rinfrescarsi, il ristorante è ottimo.

Il 17 agosto Cooking Class di 3 ore, e pranzo con ciò che avete cucinato.

19 agosto Marrakech - Essaouira

Qui vi consiglio di andare giro-in-giro per Essaouira, uno dei patrimoni tutelati dall'Unesco. Gli stretti vicoli della sua medina, le imponenti mura difensive ed i bastioni (skaala) che la difendono sono uno spettacolo unico.  A zonzo per le viuzze dove molti pittori espongono le loro opere, e poi sosta pranzo in uno dei banchetti di pesce accanto al porto (un’altra chicca da non perdere!).

20 agosto Essaouira - El Jadida

Risalite la costa, volendo una sosta a El Oualidia, famosa per le ostriche, per poi arrivare a El Jadida, antica cittadina portoghese, dove l’albergo è ricavato nell’ex chiesa spagnola, con arredi anni ‘30 e ’50, il bar dell’hotel era il consolato americano, e poco distante dall’hotel vi è una cisterna (visitabile) che molto assomiglia alla cisterna di Istanbul.

Oggi ultimo giorno in terra marocchina, pronti a tornare a vedere ciò che in questi giorni non siete riusciti a visitare, poi raggiungete Tangeri, in tempo utile per il traghetto di ritorno.