periodo: 6 - 20 agosto 2025
durata: 15 giorni
trasporto: Aereo, auto 4x4
sistemazione: Hotel, guesthouse, campo
guida: Ténéré Viaggi
06
Ago
partenza 06 Ago: Volo Milano MXP - Kutaisi
20
Ago
ritorno 20 Ago: Volo Kutaisi - Milano MXP

2025 GEORGIA & ARMENIA - fly&drive

La Georgia, un paese attraversato da uno degli innumerevoli rami della Via della Seta.

Fortemente cristiano, ma accogliente e tollerante per tutte le religioni, a T’bilisi nello stesso quartiere convivono una chiesa cattolica, una ortodossa, un tempo ebraico ed una moschea. Uno stato piccolo che racchiude paesaggi e climi differenti: le alte vette ed i ghiacciai del Grande Caucaso, i vigneti più antichi, la fertile pianura che affaccia sul Mar Nero, antichi monasteri e paesi fortezza che difendevano i valichi a nord dalle invasioni mongole e persiane.

Immensi prati verdi scoscesi e profonde gole, piccoli paesi arroccati sulle pendici del Caucaso, città ricche di storia antica e altre modernissime sulle coste del Mar Nero.

Gente cordiale ed ospitale, amante del buon cibo e del buon vino.

Abbiamo studiato un percorso misto, tra città, cultura e molta natura, seguendo strade secondarie, vecchie strade militari (uniche vie di accesso a molte vallate del Grande Caucaso), ed una divagazione in Armenia verso il lago di Sevan e Yerevan.

In Georgia si possono noleggiare auto attrezzate con Air camping, e ci sono molti collegamenti aerei dall’Italia.

Noi, con la nostra auto, raggiungeremo Batumi, la nostra prima tappa Georgiana, con veloce trasferimento dall’Italia.

Percorso e costi dettagliati su richiesta

06 Agosto - Italia - Georgia

Per chi viaggia con la propria auto: appuntamento a Batumi. Giampi e Chiarertta partiranno il 1 agosto, sostando lungo il percorso.

Per chi arriva in volo e noleggia l'auto:

VOLO WIZZAIR h 09,10-15,10 MALPENSA-KUTAISI 

Ritiro auto e transfer a Batumi.  Cena libera e notte in hotel, dove ci saranno gli equipaggi arrivati via strada.

07 Agosto - Batumi - Gomitsma

Il percorso oggi collega le province di Adjara e Guria; lasciamo la strada principale per una secondaria, che ci porta alle gole di Chvana, questa si snoda tortuosa tra boschi di abeti, dopo i pratoni di Jvarimindori si raggiunge un passo a 2.240 mt dove, nelle giornate terse, c’è un incredibile panorama a 360° sui picchi del Caucaso Minore. Da qui si raggiungono i pascoli alpini intorno al villaggio di Gomismta, nelle dolci verdi colline tra i 2.100 ed i 2.700 mt, le casette di legno si mimetizzano tra boschi e prati.

Nelle gole di Chvana si coltiva tabacco: in estate si vedono le foglie di tabacco in essiccazione, mentre la regione di Adjara era famosa per le coltivazioni di tè, una qualità molto amata dai russi; le piantagioni sono rigogliose grazie al microclima del Mar Nero; ora che la Georgia è indipendente, la produzione è molto ridotta. Sempre grazie a questo particolare microclima, che produce molta umidità, a volte in estate si forma uno spesso strato di nuvole al di sotto dei pratoni, con la surreale impressione di essere sospesi in cielo…

Campo serale nei pressi di Gomismta.

08 Agosto - Gomitsma - Kutaisi - Gori

Lasciamo il campo, circa 40 km e raggiungiamo Ozurgeti, siamo nuovamente nella pianura subtropicale della Colchide e raggiungiamo Kutaisi, che sorge sulle rive del fiume Rioni, è stata una delle antiche capitali della Georgia e continua a essere un importante centro culturale e storico.  Proseguiamo lungo una veloce statale per Gori, famosa per essere la città natale di Josef Stalin; c’è il Museo di Stalin, un memoriale costruito intorno alla povera casa natale della famiglia, ed il treno verde con cui si spostava all’interno dell’Urss.

Cena libera e notte in hotel a Gori.

09 Agosto - Gori - Uplistsikhe - Mtskheta - T’bilisi

Proseguiamo verso Uplistsikhe, l'antica città di abitazioni scavate nella roccia, che risale al I millennio a.C. ed è situata su un ramo della Via della Seta. Poco è rimasto da vedere, ma si possono immaginare le strade, le fondamenta dei palazzi e dei templi pagani, una chiesa domina dall’alto la cittadina ed il fiume, che scorre ai suoi piedi.

Prima di arrivare a T’bilisi, una sosta a Mtskheta, I'antica capitale della Georgia, oggi considerata “città santa”, sede della Chiesa Ortodossa. Alcuni edifici sono entrati neIl’eIenco dei Patrimoni deII’Umanità deII’UNESCO: il Monastero di Jvari (VI secolo), situato in cima a una collina e dalla cui posizione si gode di una vista spettacolare sulla città, e la Cattedrale di Svetitskhoveli (XI secolo), che, secondo la tradizione, ospita la tunica di Cristo.

Nel tardo pomeriggio arrivo a T’bilisi. Saremo alloggiati in un albergo in centro città, che ha un parcheggio privato.

Cena libera e notte in hotel.

10 Agosto - T'bilisi

L’intera giornata è dedicata alla scoperta della capitale georgiana, oggi importante polo industriale e delle comunicazioni, situata in una bella posizione sulle sponde del fiume Mtkvari. Fondata nel V secolo, ancora oggi, T’bilisi è un crocevia tra Europa e Asia, oltre che un luogo ricco di storia e tradizioni. Il centro storico, sulla riva sinistra del fiume, è un labirinto di vicoli e vie acciottolate, le cui architetture ci parlano di diverse epoche storiche, in un affastellarsi di case, chiese, sinagoghe e moschee, in mezzo alle quali spiccano le abitazioni dai bei balconi in legno dipinti a tinte pastello e persino un tempio zoroastriano. Passeggiata lungo il viale Rustaveli, costruito nel XIX secolo, che prende il nome dal grande poeta del XII secolo, Shota Rustaveli. Affacciano sul corso il Teatro dell’Opera di stile moresco, il Palazzo del Viceré russo e l’edificio del Parlamento, la chiesa di Kashveti di San Giorgio, la Pinacoteca, il Teatro Accademico di Rustaveli. La fortezza di Narikala (non visitabile) domina la parte vecchia della città; sorge incontrastata su uno sperone roccioso. Visite più approfondite possibili: la chiesa di Metekhi, con l’imponente statua del fondatore di T’bilisi, costruita su uno sperone roccioso a picco sulle acque del fiume e dalla quale si gode di un bel colpo d’occhio sull’intera città; le Terme Sulfuree dalle volte a cupola di chiara impronta araba, il Museo Nazionale, le cui ricche collezioni storiche e archeologiche narrano la storia lunga e complessa del Paese.

Cena libera e notte in hotel.

11 Agosto - 12-13 T'bilisi - strade militari

Nei prossimi 3 giorni seguiremo una parte della rete di strade militari russe, costruite alla fine del XIX sec. per facilitare l’invio di truppe e beni dal nord all’annessa Georgia, esse seguono il percorso tracciato dai persiani, dai mongoli, dai romani e dai mercanti della Via della Seta.

Lunedì 11 agosto   T’bilisi - verso Gudauri - Truso Valley

Lasciamo T’bilisi verso nord, oltrepassiamo il lago artificiale di Jinvali e, dopo le gole di Gudauri (una delle località sciistiche più famose del Caucaso), deviamo in direzione della valle di Truso attraverso l’incredibile canyon di Kasary; la strada scorre sia in basso lungo il fiume Terek, sia in alto lungo la gola, entrambe ci portano agli immensi prati della valle di Truso. Lungo il fiume c’è una zona multicolore: depositi di bianco calcare, frutto delle sorgenti minerali, e rosso dovuto alla presenza di ferro.  L’Abano Lake, nonostante il suo aspetto tranquillo, rilascia anidride carbonica, mortale per piccoli animali, ovviamente è proibito e pericoloso bagnarsi nel lago! Nel minuscolo villaggio di Ketrisi c’è una sorgente d’acqua ferruginosa che colora la sponda del fiume di un incredibile misto di rosso ed ocra. Poco oltre, incontriamo il villaggio di Abano, che è abitato da una comunità di monaci e suore, ed alla fine del sentiero troviamo la spettacolare fortezza di Zakagori, in parte in rovina, testimonianza del passato di questa valle oramai quasi disabitata. La fortezza ora è il posto di guardia al confine con il sud Ossezia, ma i pratoni di fronte sono un ottimo posto per il campo serale.

Cena e notte al campo.

Martedì 12 agosto   Abano - Stepantsminda - Shatili - Ardoti

Scendiamo la valle fino alla strada principale che conduce in Russia e risaliamo verso nord per ammirare la Gergety Trinity Church, che staglia in posizione spettacolare, di fronte a Stepantsminda, dominata a ovest dalla cima innevata del Monte Kazbeghi (5.047 mt). La sua sagoma inconfondibile e la posizione isolata hanno reso la chiesa un simbolo della Georgia.

Rientriamo verso il lago artificiale di Jinvali ed in direzione di Tsiprani, verso la regione di Khevshur.

Prima le gole di Aragvi, poi si sale al passo di Datvisjvari per raggiungere Shatili: un incredibile villaggio formato da innumerevoli case fortificate che risalgono al XIII secolo. Ogni famiglia ha la propria torre, al piano terreno le stalle per gli animali; i piani sono collegati tra di loro con botole e scale di legno mobili, pronte ad essere tolte in caso di pericolo. La valle è verdissima, ed era uno degli avamposti difensivi della regione, qui ogni abitante era sia pastore che coraggioso guerriero.

Proseguendo lungo la valle, si vede il villaggio fortificato di Mutso, che è stato recentemente restaurato, raggiungibile a piedi (circa 20 minuti di ripida salita), oltre vi è un punto di controllo, (siamo vicino alla frontiera con la Russia), ancora pochi km e raggiungiamo ciò che resta dell’ultimo villaggio fortificato di Ardoti, qui termina la strada carrozzabile e ci sono ampi spazi per campeggiare ed alcune guesthouse.

Cena e notte al campo.

Mercoledì 13 agosto   Tusheti

Rientriamo al lago artificiale di Jinvali, direzione Akhmeta, e, poco prima di Telavi, deviamo per entrare nella mitica regione di Tusheti - circa 250 km senza rifornimenti di carburate! All’inizio si attraversano strette gole e boschi, poi una serie di curve zigzagano sulle pendici della montagna, tornanti strettissimi per raggiungere l’Abano Pass (2.826 mt), da qui si scende sempre con ripide curve fino ad Omalo, la capitale amministrativa dei Tusheti. Il villaggio ora è turisticamente attivo, ci sono alcuni negozi alimentari, un numero di guesthouse, e su tutto domina la fortezza di Keselo, risalente al XVI sec., che è stata restaurata nel 2000. Questa è considerata una delle strade più panoramiche della Georgia.

La strada continua fino a Dartlo, un altro villaggio con torri difensive e graziosi balconi in legno intagliato. Lungo la valle, sulle pendici scoscese, altri villaggi erano costruiti a difesa della valle: Kvalo, Parsma e Girevi sono tutti raggiungibili solo a piedi, ed erano il primo baluardo difensivo dalle invasioni Cecene. Da Omalo, una breve strada porta a Shenako, dove il punto focale è la chiesa cristiano ortodossa di San Giorgio. Lungo queste valli ci sono molti ottimi punti per campeggiare.

Cena e notte al campo.

 

14 Agosto - Abano Pass - Telavi

Al mattino ripercorriamo l’Abano Pass, prima di arrivare a Telavi, dove possiamo vistare il palazzo di King Erekle II ed andare alla ricerca del grande platano, che si dice abbia più di 900 anni! Siamo nella regione dei vini, Georgia ed Armenia si contendono il titolo di primi produttori di vino al mondo e la vinificazione è totalmente differente dalla nostra. Lungo la strada forni “casalinghi” e signore volenterose sfornano pane fresco!

Cena libera e notte in hotel.

15 Agosto - frontiera Georgia / Armenia - Ijevan

Lasciamo Telavi per dirigerci lungo strade secondarie verso la frontiera con l’Armenia.

Il posto di frontiera di Bagratashen è sempre aperto, ma in estate piuttosto congestionato dagli armeni che vanno in vacanza sul Mar Nero; ci armiamo di pazienza ed attendiamo il nostro turno.  Nel primo pomeriggio siamo in Armenia: altro Stato, altro alfabeto.

Qualche km verso sud lungo la valle del Debet e visitiamo il monastero di Haghpat: Patrimonio UNESCO insieme al vicino Sanahin, e ad esso contemporaneo, è uno dei più affascinanti monasteri armeni; costruito su uno sperone roccioso, è una delle chiese con le pareti interne ricoperte da affreschi, eseguiti tra il 1205 e il 1216, annoverati tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio, una splendida torre campanaria, la biblioteca, il refettorio, due straordinari gavit (atrio/entrata della chiesa) di diversa architettura (uno dei due è il più grande d'Armenia), le tombe dei principi e numerose splendide khachkar: il nome significa "croce di pietra",  sono pietre commemorative scolpite, tipicamente Armene. Il Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO) fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il mondo armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate del Paese.

Risaliamo a Nord per qualche km e scendiamo lungo la valle del fiume Aghstev,che ci porta a Ijevan, a poca distanza dalla cittadinanei pressi del villaggio di Yenokavan c’è una bella zona per campeggiare in libertà, ed alla sera saremo ospiti di una famiglia armena per gustare le specialità della cucina locale!

16 Agosto - Ijevan - Lago di Sevan - Garni - Geghard - Yerevan

Lasciamo il nostro campo tra i boschi, partenza verso sud e sosta al Monastero di Haghartsin, costruito nel XIII secolo in una stretta vallata, che si staglia con il suo colore bianco sullo sfondo verde dei fitti boschi del Parco Nazionale di Dilijan. Proseguiamo per raggiungere il lago di Sevan, nella parte nord-occidentale sulla penisola di Sevanavank, sulla cui sommità sorge il monastero omonimo, costruito nel IX secolo, da dove si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Proseguiamo la giornata con un periodo storico assolutamente differente: nel villaggio di Garni sorge inaspettato un tempio Greco-Romano colonnato, realizzato in stile ionico, che è una delle strutture simbolo dell'Armenia pre-cristiana. Qui ci aspetta il pranzo in un ristorante locale a conduzione familiare, dove si assisterà alla preparazione del lavash (il tipico pane armeno non lievitato nominato Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’UNESCO).

A poca distanza dal tempio, con un breve percorso sterrato, raggiungiamo la gola della “Sinfonia delle pietre” un monumento naturale situato nel bacino del fiume Azat, più precisamente nella gola di Garni, scavata dal fiume Goght; sono enormi colonne di basalto simmetriche esagonali e pentagonali (alte quasi 50 mt), straordinariamente simmetriche .  Per chi lo desidera, ancora una sosta prima di arrivare in città: il monastero rupestre di Geghard, sito UNESCO, una meraviglia medievale parzialmente scavata nella montagna. Pochi km e siamo a Yerevan; serata in giro per la città, dove ci sono centinaia di locali e in agosto la gente è sempre fuori fino a tardi.

Cena libera e notte in hotel.

17 Agosto - Yerevan

Visita guidata di Yerevan: inizio del tour della città di Yerevan con il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può ammirare la miglior vista della città. Proseguimento a Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian. Da qui, una passeggiata a piedi porterà fino alla piazza del Teatro dell'Opera Armena e, percorrendo la via pedonale di North Avenue, si arriva fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita della Moschea Blu, l’unica rimasta in piedi in tutta l’Armenia, salvatasi durante le distruzioni dell’epoca sovietica grazie al fatto di essere stata trasformata nel Museo della città di Yerevan. Oggi, è stata restaurata ed è tornata al suo antico splendore, restituita al culto dell’esile minoranza musulmana di rito sciita d’Armenia. Visita del Mercato coperto di Gum, il mercato della frutta secca e delle spezie con annesso mercato ortofrutticolo, un’occasione unica per entrare in contatto con la vita di tutti i giorni della popolazione locale. Si stima di terminare le visite all’incirca alle h 13-14, pomeriggio libero per relax, siamo in hotel in centro città, con sauna e spa. Cena libera e notte in hotel.

18 Agosto - Yerevan - Echmiadzin - Gyumri - frontiera Armenia / Georgia - Vardzia

Lasciamo Yerevan, sosta al memoriale del Genocidio Armeno sulla collina di Tzitzenakaberd, ovvero la Fortezza delle Rondini (il complesso dedicato al milione e mezzo di armeni morti per mano dei Turchi Ottomani nel 1915). Proseguiamo e sostiamo brevemente a Echmiadzin, soprannominata il “Vaticano Armeno”, un po’ come il Vaticano per i cattolici romani (visita della chiesa di Santa Hripsime, costruita nel VI secolo sulla tomba della santa martire ed esempio più mirabile di chiesa a pianta tetraconca cupolata di tutta l’Armenia, oggi Patrimonio UNESCO).

Pochi km ed arriviamo a Gyumri, anticamente Alessandropoli, per una passeggiata nella zona pedonale, tra gli eleganti palazzi in tufo nero, a volte alternati a blocchi di colore aranciato, con i portoni scolpiti in legno, le belle balconate e i cancelli in ferro battuto, gli edifici in stile liberty che fanno di Gyumri la più russa delle città armene(si calcola che fossero centinaia gli artigiani attivi in città: gioiellieri, fabbri, sarti, ricamatori, artigiani della scarpa, dei tappeti, del rame, orologiai, stagnai, carratori: abilità che venivano trasmesse di padre in figlio e contribuivano ad accrescere la reputazione che gli artigiani di Gyumri godevano anche fuori dai confini dell’Impero Russo, tanto da essere molto apprezzati fino ad Aleppo e in altri angoli del Medio Oriente).

Risalendo verso nord, una breve deviazione su una strada sterrata ci porta al viale megalitico di Hartashen, risalente a circa 6.000-8.000 anni fa; questo misterioso sito è composto da imponenti monoliti di pietra meticolosamente allineati sul paesaggio, le pietre variano in dimensioni, alcune raggiungono diversi metri di altezza e le loro superfici sono spesso contrassegnate da intricati intagli e simboli: sentiero cerimoniale o antico osservatorio? Il suo scopo rimane ancora un enigma.

Entriamo in Georgia dalla frontiera di Bavra, molto più tranquilla e poco affollata, quindi più rapida. Ad Akhalkalaki costeggiamo il fiume Mtkvari ed il suo scenografico canyon per raggiungere e visitare la città rupestre di Vardzia(XII sec.). Fondata nel XII secolo come complesso monastico, è il culmine della “Età dell’oro” della Georgia. Al momento del massimo splendore contava più di 3000 grotte / camere distribuite su 13 piani, 50 mt di altezza e più di 800 di lunghezza; ospitava più di 5000 monaci ed era il centro spirituale, ma anche politico e culturale del Paese. Parzialmente distrutta da un terremoto nel XIII sec., le centinaia di grotte visitabili ancor oggi sono collegate da una rete di tunnel e di strette scalette e sono la testimonianza dell’importanza di questo luogo.

Continuando la strada oltre Vardzia, passiamo nel plateau di Erusheti, dove verdi pascoli sono un perfetto punto di sosta per la notte.

Cena e notte al campo.

19 Agosto - Varzia - frontiera Georgia / Turchia oppure Kutaisi

Per chi è arrivato in auto dall’Italia: Possibile visita di Varzia oggi, a seconda dei tempi di percorrenza del giorno precedente (vedi frontiera), poi raggiungiamo il posto di frontiera di Posol / Vale con la Turchia ed inizia il viaggio di ritorno.

Per chi ha auto in affitto: oggi rientro e drop off auto a Kutaisi.Notte in hotel a Kutaisi, prima del volo di ritorno in Italia.

20 Agosto - Georgia - Italia

Per chi viaggia con auto in affitto: Volo di rientro in Italia.

Per chi viaggia con auto propria: inizia il viaggio di rientro, tappe da definire

NOTIZIE UTILI

Viaggio anche con auto propria 4x4 - QUOTAZIONI SU RICHIESTA

Appuntamento a Batumi la sera del 6 agosto.

Fine dei servizi il giorno 19 agosto alla frontiera con la Turchia - 15 giorni e 14 notti.

Occorre un'assicurazione auto che copra Turchia / Georgia / Armenia.

COSE DA PORTARE

 DOCUMENTI:

- Passaporto con minimo 6 mesi di validità

- Patente internazionale richiesta in Armenia

SCHEDA TECNICA

Informazioni non ancora disponibili
  • Viaggio 15 giorni e 14 notti
  • Minimo: 10 partecipanti
  • Costo: Quota individuale 2300.00 €
  • Costo: Quota iscrizione e gestione pratica 70.00 €

La quota comprende

PER CHI VOLA

La quota comprende:

- Hotel in camera doppia ove specificato

- Guida in lingua italiana a T’bilisi il 10 agosto

- Guida in lingua italiana in Armenia dal pomeriggio del giorno 15 agosto alla mattina del 18 agosto

- Cena in casa armena la sera del 15 agosto

- Pranzo in ristorante tipico con preparazione del pane “lavash” il giorno 16 agosto

- Campi e campeggi come da programma

- Colazioni e cene quando al campo

- Uso del tendone dell'organizzazione per colazioni e cene

- Assicurazione sanitaria personale

- Assistenza meccanica con auto propria

- Assistenza Ténéré Viaggi

PER CHI VIAGGIA CON AUTO PROPRIA

La quota comprende:

- Hotel in camera doppia ove specificato

- Guida in lingua italiana a T’bilisi il 10 agosto

- Guida in lingua italiana Armenia dal pomeriggio del giorno 15 agosto alla mattina del 18 agosto

- Cena in casa armena la sera del 15 agosto

- Pranzo in ristorante tipico con preparazione del pane “lavash” il giorno 16 agosto

- Campi e campeggi come da programma

- Colazioni e cene quando al campo

- Uso del tendone dell'organizzazione per colazioni e cene

- Assicurazione sanitaria personale

- Assistenza meccanica con auto propria

- Assistenza Ténéré Viaggi

La quota non comprende

PER CHI VOLA

La quota non comprende:

- Volo A/R

- Affitto auto 4x4 con tenda da tetto ed attrezzatura da campeggio

Toyota Tacoma € 2.300,00 /Toyota 4 runner € 1.970,00

- Assicurazione auto Armenia

- Supplemento singola negli hotel (ove possibile) - da calcolare

- Quota iscrizione € 70,00

- Pranzi

- Le cene in hotel

- Bevande ai pasti negli hotel

- Assicurazione annullamento viaggio

- Tutto quanto non previsto nella voce "La quota comprende"

PER CHI VIAGGIA CON AUTO PROPRIA

La quota non comprende:

- Viaggio in auto Italia - Batumi A/R

- Assicurazione auto Turchia / Georgia / Armenia

- Supplemento singola negli hotel (ove possibile) - da calcolare

- Quota iscrizione € 70,00

- Pranzi

- Le cene in hotel

- Bevande ai pasti negli hotel

- Assicurazione annullamento viaggio

- Tutto quanto non previsto nella voce "La quota comprende"