2023 VILNIUS - tra antico e moderno
Capitale della Lituania, è una perla in mezzo all'acqua. Centro storico Patrimonio UNESCO, architettura perfettamente conservata, dal centro storico medievale ai palazzi barocchi, in contrasto con le numerose installazioni e gallerie d'arte a cielo aperto contemporanee. È estremamente vivace, con mercatini pop up, artisti di strada, designer e artigiani che espongono le proprie creazioni per le vie della città, street food e parchi (è una delle città più verdi d'Europa). È anche possibile ammirarla dall'alto, su una mongolfiera.
Užupis è uno dei quartieri più antichi del centro storico di Vilnius, oggi un quartiere bohemienne e una Repubblica indipendente. Fino agli anni 90 ed all’indipendenza della Lituania era uno dei quartieri più poveri e degradati della città. Oggi è un posto colorato dalle street art che merita di essere visitato galleria dopo galleria in un tour fotografico dei suoi graffiti ispirazionali e delle tante installazioni.
Nel Medioevo, le prime tribù che abitarono l’antico insediamento di Vilnius erano composte da Slavi ed Ebrei. Molte sono le leggende mitiche sulla nascita della città: si narra che corrisponda all’antica città Voruta, circondata da un’imponente cinta muraria di legno. Stando alle cronache medievali, unica testimonianza, doveva essere davvero imponente.
Vilnius è sempre stata una città ricca di botteghe artigianali e di mercati affollati di merci, provenienti sia dal Mar Baltico, sia dalle vie commerciali dell’entroterra, che la collegavano a Venezia.
Nel XIV secolo, la popolazione si è convertita al cattolicesimo; dunque, furono costruite molte delle chiese ancora oggi visitabili, monumentali e molto caratteristiche.
Nel XV secolo, furono costruite le nuove mura della città, con nove porte. Circa un secolo dopo, queste porte furono distrutte, eccetto una: la Porta dell’Aurora, oggi meta di pellegrinaggio religioso per la vicinanza alla piccola cappella della Vergine della Misericordia.
L’Ottocento e il Novecento furono, per la Lituania, due secoli difficili, durante i quali si alternarono periodi di calma a momenti di forte tensione, caratterizzati dalle numerose impiccagioni, come quelle fatte eseguire da Michail Murravv, detto, appunto, ”l’Impiccatore”.
Dopo i lunghi decenni dell’influenza sovietica, Vilnius ha decisamente preso i caratteri di una “città occidentale”, orgogliosa delle sue particolarità, tradizioni e cultura.