Al mattino visitiamo la Kasbah di Ait Ben Haddou, la più spettacolare fortezza del Marocco del Sud, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO: la più grande e famosa kasbah del Marocco, che è una cittadella fortificata. Ancora oggi alcune famiglie vivono all’interno delle mura, costruite in fango e paglia, che risalgono al 1600. La kasbah è costruita sulla collina, in modo da dominare la vallata, caratteristiche sono le torri angolari e gli stretti vicoli che si arrampicano tra le abitazioni, sulla sommità della collina svetta un grande granaio fortificato chiamato “agadir”. Tutte le costruzioni sono originali, e mantenute negli anni, sfondo perfetto per molti film in costume, tra cui "Lawrence d’Arabia", “Il Gladiatore” e “Un the nel deserto”. Una sosta caffè, e lasciamo la kasbah in direzione del passo del Tich’ka.
Saliamo lungo la valle dell’Ounila, seguendo un’antica carovaniera denominata “la via del sale” per la presenza delle vecchie miniere di salgemma di Anemiter, raggiungiamo la kasbah Telouet, che merita una sosta. La Kasbah, detta anche Palais de Gloui occupa una posizione strategica nell'Alto Atlante. Il pascià Glaoui aveva il privilegio di trovarsi sul passaggio delle carovane di mercanti, che collegavano le principali città del deserto al di là dell'Atlante e di essere anche il proprietario delle vicine miniere di sale, entrambe fonti di infinita ricchezza. Raggiungiamo il passo del Tizi-nTichka (2260 mt), solitamente fa piuttosto freddino. Scendiamo verso Marrakech su una strada super panoramica, per raggiungere la “città rossa”. Cena libera e notte in hotel.
(La Kasbah Telouet attuale venne costruita dal 1860 dalla tribù berbera dei Glaoua, accanto ad una vecchia Kasbha i cui resti sono ancora oggi visibili. Venne poi ampliata notevolmente nel corso della prima metà del XX secolo da Thami El Glaoui. La leggenda vuole che 300 operai abbiano lavorato per tre anni per decorare soffitti e pareti. Le pareti sono trattate, a volte con stucco e qualche volta con zellige, mentre il legno di cedro dipinto è utilizzato per i soffitti. I tetti sono coperti da tegole in ceramica dipinta di verde. Il risultato è un insieme di edifici enormi, e il cui interno mostra una grande ricchezza. Il supporto dato ai francesi da Thami El Glaoui, spesso chiamato Le Glaoui, durante l'occupazione francese del Marocco, gli procurò il sostegno reciproco delle autorità coloniali francesi. Al culmine del suo potere, Glaoui rappresentava una grande potenza che fece di lui una delle figure principali del paese, ma questo si ritorse contro di lui dopo l'indipendenza del Marocco).
MARRAKECH: per chi viaggia in traghetto, solo poche ore… per chi viaggia in volo, c’è la possibilità di fermarsi una notte in più e godersi la città.
Marrakech ha quasi mille anni di storia e 18 km di mura che cingono la città vecchia. Nel corso del tempo le tracce del suo splendore si sono sovrapposte, altre sono state cancellate, ma è l'atmosfera particolare di questa città a creare il suo fascino.
Visite possibili:
- Giardini Majorelle: un mondo di colori e piante succulente, bella la sala da tè interna, merita una sosta tranquilla. Lo shop dei Giardini è uno dei più cari di Marrakesh, ma la qualità è innegabile;
- Palazzo Bahia e la Medersa Ben Youssef;
- Piazza Jemaa El Fna, vero palcoscenico all’aperto dove si esibiscono acrobati, incantatori di serpenti, cantastorie, dentisti e venditori di spezie miracolose. Poco prima del tramonto semplici banchetti di cucina locale prendono posto, regolati da una regia misteriosa. La piazza, custode di un'antica tradizione, è stata inserita nel 2001 in una lista speciale dell'Unesco: quella del Patrimonio orale e immateriale dell'Umanità. Bella da vedere a tutte le ore del giorno;
- Minareto e la Moschea della Koutoubia (solo dall’esterno) risalenti al XII secolo;
- Tombe Saadiane;
- una farmacia tradizionale, con erbe e medicinali naturali di tutti i generi.