09 febbraio: Al mattino entriamo nel cantiere forestale di Filigosu, direzione Buddusò, dove tra tagliafuoco e sterrate veloci arriviamo al famoso villaggio abbandonato dai pastori, “Tandalò”. Sosta pranzo in un vecchio ovile di proprietà di Ignazio, un caro amico pastore. Giornata interamente dedicata al fuoristrada, asfalto inesistente e scenari unici e selvaggi. Rientriamo in serata a Tula, dove Elena e Laura ci aspettano per una seconda deliziosa cena.
10 febbraio: Salutiamo le simpatiche amiche del nostro agriturismo, e dopo circa un'ora e mezzo di trasferimento siamo nel massiccio del Montiferru, nel territorio di Santulussurgiu. Un panorama che spazia su mezze Sardegna centrale, con il mare davanti a noi e alle nostre spalle le maestose montagne del Gennargentu! Scendiamo verso il mare, sino ad arrivare a Mandriola, dove faremo la sosta pranzo. Partiamo e in fuoristrada faremo un bellissimo tratto lungo costa, tra falesie a picco sul mare e sabbia simile a del bianchissimo riso, proprio così, siamo nelle famose spiagge del Sinis, dove inoltre pochi anni fa sono stati ritrovati i famosi "Giganti di Monte Prama". Ultimi km e siamo nel nostro hotel a Oristano.
11 febbraio: Partiamo subito in sterrato sul Monte Arci, vulcano sardo per eccellenza, ormai spento da milioni di anni. Famoso per il suo “oro nero”, l’ossidiana, tipica pietra vulcanica di cui è ricco. Saliamo dal livello del mare a 800 m in pochi km, attraversandone il cuore. Una montagna totalmente alberata, un enorme bosco di lecci, qualche castagno e roverella. Giochi di colori e luce unici, come in un contesto fiabesco. Arriviamo in sommità a Sa Trebina, il suo punto di eruzione. Oggi giornata interamente dedicata all’off-road, con diverse varianti per i più esperti, ma sempre in totale sicurezza! Si rientra in hotel per cena e notte.
12 febbraio: Oggi ci dirigiamo verso sud; solo pochi km di asfalto e siamo nel borgo di pescatori di Marceddi. In pochissimo tempo ci ritroviamo dal livello del mare a 400m, nel complesso forestale di Gentilis. Un panorama che spazia dal Sinis sino alle lontane dune di sabbia di Piscinas, dove arriviamo passando per una ripida e divertente tagliafuoco. Un contesto puramente desertico davanti a noi, immense e infinite dune di sabbia, le più grandi d’Europa. Assolutamente vietato transitarci sopra, ma regalano emozioni solamente a guardarle. Si prosegue attraverso una bellissima sterrata stretta in salita, la quale ci obbliga a guadare il “fiume rosso”, -Rio Irvi- ripetute volte sino ad arrivare al borgo minerario di Ingurtosu. Da qui in poi un continuo susseguirsi di miniere abbandonate, di vecchi pozzi di estrazione, di vecchi borghi che raccontano ancora un po' della dura vita dei minatori. Risaliamo verso Oristano per finire la giornata con aperitivo e cena in hotel.