Lasciamo il Baglio ed attraversiamo Nuova Gibellina, la cittadina moderna, ricostruita negli anni successivi al terremoto del 1968 con il contributo di artisti di fama internazionale. La giornata di oggi scorre lungo la valle del Belice, dove sorgeva la Gibellina distrutta dal terremoto, ora vi è il “Cretto di Burri”, un’immensa opera a ricordo della cittadina distrutta.
(L’artista Alberto Burri, chiamato dal sindaco ad aiutare il paese, al primo impatto con i ruderi di Gibellina disse: “compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento”. Così nel 1981, Burri ricopre le rovine della cittadina siciliana con una sorta di grande sudario in cemento. I vicoli bianchi che oggi possiamo percorrere, simili a delle profonde ferite del terreno, sono gli stessi del centro storico del paese prima del terremoto).
Poi via via attraversiamo i Ruderi di Poggioreale, di Santa Margherita di Belice, qui vi è la celebre piazza ove si affaccia il Palazzo del Gattopardo. Un'immersione negli eventi drammatici del 1968. Il nostro albergo è poco prima dell’arrivo a Sambuca, che attraverseremo domani.
Cena e notte in hotel.
Circa 70 km e 1300 mt dislivello positivo.